Quando si ha bisogno di liquidità che non si riesce a reperire dalle proprie risorse interne oppure, per scelta, non si vogliono intaccare i risparmi, allora bisogna ricorrere a delle forme di credito da parte di soggetti terzi. Abbiamo visto in un altro articolo quali sono le varie forme di finanziamento e quanto sia importante scegliere la giusta formula per ottenere denaro senza creare uno squilibrio finanziario. A questo proposito risulta molto importante definire i concetti di finanziamento e prestito e le differenze tra di loro. Entrambe queste due forme di erogazione del credito servono ad ottenere liquidità extra da poter spendere per far fronte a speso ordinarie oppure a uscite straordinarie.
Veniamo ora ad inquadrare cosa si intende per prestito personale. È un trasferimento di denaro da un soggetto a un altro senza necessità che sia indicato il fine. Non è finalizzato all’acquisto di un bene oppure allo svolgimento di un determinato progetto e avviene su esplicita domanda del richiedente. Il prestito viene concesso previa verifica della condizione finanziaria del richiedente, in quanto prevede la restituzione del denaro a determinate condizioni. Inoltre, prevedere l’applicazione di tassi di interesse più alti proprio in relazione alla sua natura.
Così come indicato nel termine stesso, il finanziamento è l’erogazione di denaro finalizzata all’acquisto di un bene specifico. Classici gli esempi dei finanziamenti per l’acquisto dell’auto o per le ristrutturazioni edilizie. In questi casi viene concessa una somma di denaro collegata all’acquisto di un’automobile nuova. L’operazione si conclude con la restituzione della cifra ottenuta insieme con gli interessi maturati sul debito. Ci sono casi in cui, però, il finanziamento è a tasso zero quindi non bisogna dare nessuna percentuale.
Ci sono ancora alcune caratteristiche differenti tra prestito e finanziamento che portano a contraddistinguere i due strumenti, sebbene spesso confusi nel linguaggio comune. Il prestito personale di solito è connesso a somme di denaro molto contenute, che non superano i 30 mila euro. Inoltre, prevede che i soldi vengano restituiti in tempi relativamente brevi, dai 12 ai 120 mesi. Oltre a queste condizioni, è fondamentale per l’istituto che eroga il prestito avere garanzie sulla condizione finanziaria del richiedente, in modo che possa mettersi al riparo dal rischio di insolvenza. Il finanziamento, invece, differisce dal prestito perché è subordinato a una causa: viene erogato per l’acquisto di un bene o di un servizio ben definito. Prevede rimborsi a breve termine, di solito con una frequenza di pagamento mensile o trimestrale. Per quanto riguarda le garanzie richieste per la cessione di un finanziamento, l’istituto di credito spesso vuole anche polizze assicurative per tutelare il creditore nel caso si presentassero degli eventi che impedirebbero la restituzione del denaro. Una tipologia di finanziamento, diffusa nel credito al consumo (che si chiama finanziamento finalizzato) non può superare i 75 mila euro e viene data a chi vende il prodotto o eroga il servizio e non direttamente al richiedente.
Per capire meglio come questi strumenti, prestito e finanziamento, sebbene possano sembrare simili, abbiano caratteristiche differenti, possiamo prendere i tassi di interesse. Così come ricordato all’inizio dell’articolo, di solito la concessione di un prestito da parte di una banca o istituto di credito prevede dei tassi di interesse più elevati rispetto al finanziamento, proprio per compensare il fatto di non sapere la finalità dei soldi. Ogni banca, però, si accerta che la persona a cui è stato concesso il prestito sia in grado di restituire la somma di denaro. Un finanziamento mantiene dei tassi di interesse minori e soprattutto sono sempre fissi. I tassi di interesse sono di 3 tipi:
TAN: acronimo di Tasso Annuale Nominale, si calcola in percentuale rispetto al credito totale ed è un parametro fisso che non dipende dalla durata del finanziamento o dall’ammontare delle rate mensili;
TAEG: acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale è il costo realte del prestito totale e varia in base alla durata e all’ammontare del credito concesso, al tasso di interesse e alle suddette spese accessorie.
TEG: acronimo di Tasso Effettivo Globale viene segnalato ogni tre mesi alla Banca d’Italia con lo scopo di disciplinare la cosiddetta “soglia di usura” in base alla Legge n. 108 del 7 marzo 1996.
Specificati i vari tassi allora quando si parla di finanziamento a tasso zero cosa si intende? In questa tipologia di finanziamenti è il TAN pari a zero, ma occorre sempre controllare il TAEG, perché quello contiene necessariamente tutti i costi accessori. Se, dunque, il TAEG non è pari a zero allora non sarà un vero finanziamento con zero commissioni.
In conclusione possiamo dire che sono diversi gli elementi che rendono un prestito diverso da un finanziamento. Oltre ai tassi e allo scopo, infatti, vanno anche considerati i tempi di restituzione del credito. La soglia massima del rimborso di un prestito è 10 anni, per un totale di 120 rate. Un finanziamento, invece, prevede molte meno rate. Questo è un fattore molto importante da considerare quando si deve scegliere tra un prestito o un finanziamento. Anche la dimensione del credito è importante: se abbiamo bisogno di una cifra molto alta dovremo chiedere un prestito, magari per comprare un appartamento, mentre per spese più piccole, come l’acquisto di un’automobile, accediamo a un finanziamento.
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