11 luglio 2022

Cos’è e Come Funziona


il Factoring digitale



Le imprese sono in prima linea per mettere nuovamente in moto la macchina dell’economia. Serve, però, avere in cassa il carburante necessario per riprendere il ritmo pre-pandemia e annullare gli effetti della recente frenata. In questo momento è di fondamentale importanza la liquidità per piccole e medie imprese. La contrazione dei flussi di cassa, uno degli effetti diretti della pandemia e del blocco della produzione, ha generato una maggiore necessità di denaro per gli imprenditori. La finanza alternativa offre diversi strumenti alle piccole e medie imprese (PMI) per far fronte alla crisi di liquidità e consente di diversificare i canali di finanziamento ed esplorare nuove strade. Tra questi strumenti c’è il factoring digitale, la soluzione per ottenere la liquidità necessaria per finanziare l’impresa riducendo i rischi di mancati pagamenti derivanti dallo stress del recupero crediti.

Che cos’è il factoring

Per capire come funziona il factoring digitale, bisogna partire da cos’è il factoring. Si tratta di un contratto con il quale l’impresa cede a una società specializzata i propri crediti esistenti o futuri, al fine di ottenere subito liquidità e i servizi per gestire e amministrare il credito ceduto, l’incasso e l’anticipazione, prima della loro scadenza. Una soluzione per accorciare i tempi di incasso e ridurre i rischi imprenditoriali che derivano dai mancati pagamenti.

Quali sono i soggetti

Le parti coinvolte dal contratto di factoring sono principalmente due:

il cedente, un imprenditore che cede il proprio credito commerciale in cambio di liquidità;

il factor, una società o ente specializzato (iscritto in un albo tenuto dalla Banca d'Italia), una banca, un intermediario finanziario che si prende in carico, gestisce e finanzia anticipatamente una parte dei crediti del cedente; I crediti ceduti sorgono da contratti stipulati dal cedente nell'esercizio dell’impresa.

La disciplina

A disciplinare la cessione dei crediti pecuniari tramite factoring digitale c’è il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, emanato ai sensi dell’articolo 25, comma 2, della legge 19 febbraio 1992, n. 142. Resta salva l’applicazione delle norme del codice civile per le cessioni di credito quando non rientrano nelle specificità del factoring.

Come funziona il factoring digitale

Compresa la definizione di factoring, così come concepita dalla legge, è più facile spiegare il funzionamento. L’impresa, definita dal testo come il cedente, che si trova in una situazione di difficoltà perché non ha incassato i crediti da parte di un’altra azienda con la quale ha un contratto di fornitura, decide di ricorrere al factoring per recuperare la liquidità di cui ha necessità. Si tratta di una situazione abbastanza diffusa tra le piccole e medie imprese, soprattutto se si avvalgono dei pagamenti dilazionati con i propri clienti oppure se lavorano con la pubblica amministrazione. Mancati pagamenti o ritardi nel saldo delle fatture possono incidere molto negativamente sul prosieguo dell’attività, fino ad arrivare a paralizzarla. Ricorrendo al factoring digitale, invece, l’impresa cede al factor i crediti che sta aspettando attraverso una piattaforma dedicata, in cambio di liquidità immediata. Il factoring risulta, quindi, un vero e proprio finanziamento indiretto all’impresa che potrà così essere in grado di proseguire la sua attività senza dover attendere i pagamenti dei debitori.

La riscossione del credito

Il credito che viene ceduto chi lo incassa? Con il contratto di cessione del credito la società di factoring è tenuta a riscuotere le fatture direttamente dall’azienda fornitrice, dietro il pagamento di una commissione. Il factor fornisce anche finanziamenti all’impresa cliente sotto forma di anticipazioni sui crediti non ancora scaduti.

Il factoring digitale di b-ilty

Grazie alle innovative tecnologie fintech, il factoring si è evoluto permettendo un servizio immediato e riducendo drasticamente i tempi di attesa. In pochi semplici passaggi è possibile inoltrare la richiesta e chiedere un preventivo.

Il primo passo consiste nell’accesso al simulatore online che calcola un primo preventivo di factoring digitale;

si passa, poi, a presentare l’azienda e accedere alla verifica della finanziabilità dell’impresa;

inserendo dati e documenti si accede al conto b-ilty e si porta a termine la richiesta di Factoring;

l’ultimo passaggio è l’incasso dell’importo della fattura sul conto business b-ilty dell’azienda.

A chi si rivolge il factoring digitale di Illimity

Il Factoring digitale di b-ilty si rivolge a tutte le PMI che hanno un fatturato compreso tra i 2 e i 10 milioni di euro l’anno. Possono essere imprese che hanno bisogno di liquidità per migliorare il loro bilancio e la posizione finanziaria netta (PFN), ovvero il grado di indebitamento netto nei confronti dei terzi; che vogliono di ridurre i rischi per mancato incasso; che hanno bisogno di denaro per migliorare l’operatività di cassa.

Le formule

L’impresa può cedere fino a un massimo di 10 debitori in totale, a patto che la durata media dei crediti non superi i 180 giorni. Si può scegliere la formula spot per cedere a b-ilty solamente alcune fatture oppure la formula in massa che prevede la cessione dell’intero fatturato detenuto verso i clienti. Non è previsto un limite massimo sull’importo delle fatture in cessione e, inoltre, l’attivazione del Factoring Digitale di illimity prevede l’apertura del conto business, gratuito fino al 31 dicembre 2021 (in seguito si avrà un canone mensile di 11,90 euro). Quando tutta l’operazione è stata completata, i clienti ricevono la notifica di avvenuta cessione e dovranno accettarla.

Pagamento della fattura

Quando la fattura arriva a scadenza, il debitore effettuerà il pagamento su un conto intestato a b-ilty. A fronte del servizio, l’azienda paga a Illimity gli interessi maturati per l’operazione che saranno versati direttamente sul conto business.

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