Pro solvendo deriva dal latino che vuol dire “ciò che deve essere saldato”. Finché quindi non si completa l’atto di pagamento, il debitore non sarà sollevato dai suoi oneri nei confronti del creditore. Di norma lo scambio di un assegno avviene pro solvendo, quindi significa che viene scambiato “salvo buon fine” e, affinché il pagamento sia reso effettivo, bisogna ancora attendere il saldo di denaro da parte della banca (l’assegno potrebbe essere, infatti, anche scoperto). Solo allora il debitore sarà sollevato dai suoi obblighi. Nella cessione del credito pro solvendo, se il debitore non paga, chi ha acquistato il credito può rivolgersi a chi glielo ha venduto che fa da garante.
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